sabato 12 aprile 2025

LA MAPPA DELLE PAURE NEL CORPO

 




Il nostro corpo è come una grande casa piena di stanze. Alcune stanze sono piene di ricordi felici, altre tengono emozioni che ci fanno un po’ paura. A volte, quando abbiamo troppa paura o un pensiero che ci fa stare male, il nostro corpo lo nasconde in qualche angolino, come quando mettiamo qualcosa in soffitta per non vederla tutti i giorni. Più queste paure o blocchi si accumulano nel corpo, più possono dare origine a malessere che si riflette in disturbi sia fisici che emotivi. 

🖍️ Facciamo un piccolo gioco insieme!

  1. Prendi un foglio e una matita.
    Disegna il tuo corpo tutto intero. Non importa se non sai disegnare bene! Basta che si capisca dove sono la testa, le braccia, le gambe…

  2. Chiudi gli occhi e ascolta il tuo corpo.
    Chiediti:
    – Come mi sento oggi?
    – Il mio corpo è tranquillo o un po’ teso?
    – Sento caldo o freddo?

  3. Ora pensa a questa domanda:
    “Dove vive la mia paura nel corpo?”

    A volte possiamo sentirla come un nodo, una stretta o un peso in qualche punto. Appena lo senti… segna quel punto sul disegno!

  4. Puoi usare colori diversi per dire se è una paura grande o piccola.
    Magari in un punto hai tanta paura (usa un colore più scuro), in un altro ne hai poca (colore più chiaro).
    E ricordati: non è detto che la paura stia da tutte e due le parti uguale. Magari si sente più a destra o più a sinistra.


📍 Cosa ci raccontano certe parti del corpo?

  • Gli occhi 👀:
    Quando non vogliamo vedere qualcosa che ci fa paura o ci mette tristezza, gli occhi si stancano. È come dire “non voglio guardare”.

  • La schiena 🐢:
    A volte abbiamo paura di sbagliare, o di non essere abbastanza bravi. Questa paura si nasconde nella schiena.

  • Le spalle 💪:
    Quando ci sentiamo troppo responsabili o pensiamo di dover essere sempre forti, la paura si mette lì.

  • Lo stomaco 🌪️:
    Qui vive la paura di non piacere agli altri, di essere giudicati o di non sentirci “al posto giusto”.

  • Le mani 🤲:
    Le mani raccontano le paure nei rapporti:

    • Mano destra → paura degli uomini

    • Mano sinistra → paura delle donne

  • Il viso 🎭:
    Alcuni vogliono sempre essere approvati dagli altri, quindi indossano tante “maschere”. Ma così rischiano di nascondere il vero sé.

  • Il collo 🧣:
    Quando non riusciamo a dire come ci sentiamo, la paura può fermarsi in gola.

  • Il petto ❤️:
    Qui ci può stare la paura di restare soli o di non essere amati per come siamo davvero.

  • La pancia 🫄:
    È dove si nasconde la paura per la vita, come se ci fosse qualcosa che ci fa sentire in pericolo, anche se non è reale.

  • Il basso ventre 🌊:
    Qui si trovano le paure più profonde legate al nostro corpo e alle emozioni più intime.

  • Le braccia 🧸:
    Quando abbiamo paura di abbracciare il mondo, di parlare o di farci conoscere, le braccia si chiudono un po’.

  • Le gambe 🦵:
    Se non ci sentiamo sicuri nella vita, le gambe diventano deboli. Come se non sapessimo dove andare.

✨ Ricorda:

Non c’è nulla di sbagliato nell’avere paura. Tutti abbiamo delle paure. Disegnarle sul corpo è un modo per conoscerle meglio e per non farle diventare troppo grandi.
E quando una paura viene ascoltata… spesso comincia a fare meno paura.

Lo sapevi che in Radiestesia si ritiene possibile "rimuovere" o alleggerire i blocchi energetici accumulati in queste aree? Questo approccio integrato unito alla pratica della radiestesia aiuta a lavorare attivamente e trasformare questi blocchi o paure in risorse di benessere.
Attraverso il monitoraggio visivo con la mappa delle paure e l'applicazione delle tecniche radiestesiche, si favorisce un processo di auto-consapevolezza. Questo processo è fondamentale per trasformare le paure in esperienze di crescita, riducendo così il malessere e potenziando il benessere generale.

Da studiosa appassionata e certificata di Radiestesia ti posso dire che se hai bisogno di altre indicazioni o vuoi approfondire qualche tecnica specifica, sono qui per aiutarti!


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  Da quando ero bambina ho sempre avuto un diario. Era il mio spazio sacro, quel luogo  segreto dove potevo raccontarmi tutto, senza filtri....